Perché il sito responsive è un must
Entro quanto chiudi una pagina web dal tuo smartphone perché non carica? Te lo diciamo noi: tre secondi.
O ancora, contatteresti un professionista se, cliccando da smartphone, il sito fosse illeggibile? Quante volte hai faticato per leggere dei testi che ti hanno costretto a scorrere a destra? Secondo noi alla fine non li hai neanche più letti.
E quei tasti minuscoli? Come fa un dito umano a cliccare così in piccolo senza zoomare?
Sappiamo che al solo farti queste domande – anche un po’ retoriche, lo ammettiamo – hai sbuffato e ti sei innervosito perché ti è capitato tantissime volte.
I siti che hai visitato non erano responsive.
Ma cosa vuol dire?
Un sito responsive – responsivo all’italiana – è un sito che riconosce il dispositivo da cui lo visualizzi e ne adatta il contenuto.
Più precisamente succede questo: quando apri lo stesso sito da desktop, da tablet o da smartphone il contenuto sarà identico, si adatterà in automatico alle dimensioni dello schermo e alle proporzioni. Quindi, se un tasto o un testo avranno una posizione e una dimensione funzionale da desktop, anche quando andrai a visualizzarli con il tuo smartphone quella dimensione e quella posizione non si perderanno. Questo, sempre, in proporzione alle dimensioni e alla risoluzione del tuo schermo.
Un sito responsive ti risparmia quel fastidioso scroll verso destra per leggere una riga che non va a capo, o lo zoom su quelle grafiche o quei tasti che risultano troppo piccoli.
E ti abbiamo parlato dell’importanza dell’impaginazione dei contenuti e delle CTA.
Immagina un sito illeggibile e con tasti impossibili da cliccare… l’apocalisse.
Perché un sito responsive è d’obbligo?
Innanzitutto per gli ultimi dati: quasi tutti, letteralmente, navigano sul web con lo smartphone. Questo significa che soltanto i siti responsive vengono consultati, gli altri chiusi immediatamente. Come ti abbiamo già accennato se una pagina o un’immagine ci mette più di tre secondi a caricarsi l’utente è già perso. Ha chiuso la pagina e non tornerà.
Google, poi, penalizza i siti non responsive. Lo fa per tre principali motivi: il primo è che un sito responsive ha lo stesso URL e lo stesso codice HTML per tutte le versioni, facilitandogli il lavoro; il secondo è che aggiornando una versione di un sito responsive in automatico si saranno aggiornate e adattate tutte le altre; il terzo è la percentuale di traffico in più garantito dall’utilizzo di smartphone.
Il premio per avere un sito responsive è, da parte di Google, un aumento della visibilità e una posizione più alta nei motori di ricerca quando il sito viene cercato da smartphone.
Capisci perché un sito responsive è l’occasione che non sapevi di non poter perdere per avere nuovi contatti e sembrare più credibile agli occhi del tuo pubblico?