La mail ideale esiste?

Rieccoci qui a parlare di email marketing. Come ti abbiamo anticipato qui oggi proviamo a delineare le caratteristiche di base di un’email ideale.

Ti anticipiamo che questo sarà un articolo piuttosto breve perché la mail ideale non esiste.

O meglio, esistono email che funzionano ed email che funzionano un po’ meno, ma nessuna ha successo per come è costruita, quanto per come veicola il messaggio.

 

Ti abbiamo già detto che una percentuale relativamente bassa di aperture delle email non deve spaventarti: stai pur sempre parlando di ottenere pubblico in maniera del tutto gratuita. Stessa cosa per i click, sarebbe stupendo se tutti quelli che leggono la tua mail poi fossero anche interessati a comprare e arrivassero al checkout in meno di un’ora. La verità è che anche solo uno di quei clienti per te rappresenta un valore aggiunto. Stiamo parlando di acquisti che non hanno richiesto un investimento da parte tua per essere ultimati.

 

Ma allora perché investire su un professionista che studi perfettamente le tue email e che non può garantirti un picco degli acquisti?

Se è vero che non esiste la mail infallibile e che anche un solo click è un tesoro inestimabile, perché preoccuparsi di fare le cose per bene?

 

Te ne abbiamo parlato nei nostri primissimi articoli: perché hai bisogno di diventare amico del tuo pubblico. E per questo sì che esiste una strategia ideale, che comprende l’invio di email funzionali.

L’obiettivo non è sempre e solo vendere qui e ora: bisogna avere la lungimiranza di coltivare i rapporti e vederli fruttare nel lungo termine.

Una mail che piace e che si lascia leggere ha una grafica amichevole e colorata, che riflette lo stile della tua attività e non si fa prendere troppo sul serio. Immagina di entrare a casa di qualcuno per presentare il tuo prodotto e parlare tutto il tempo come se fossi a un funerale.

Allo stesso tempo, però, non ti presenterai neanche con un naso rosso da clown indosso.

 

Dovrai inoltre saper presentare i tuoi punti di forza senza sembrare troppo autoreferenziale: a nessuno piacciono i pomposi che millantano capacità che non possono dimostrare nell’immediato.

 

Infine dovrai rivolgere il tuo invito a continuare la conoscenza, invitando al click su una tua pagina di prodotti, una landing page (ricordi cos’è?), una notizia del tuo blog.

 

Ricapitolando, gli intenti principali sono tre: presentarti al meglio, comunicare un messaggio chiaro ed efficace ma non banale, invitare all’acquisto e a scoprire di più sulla tua realtà.

Tieni conto che molti dei curiosi potrebbero acquistare a distanza di tempo, probabilmente si prenderanno il loro tempo per valutare e indagare un po’ su di te.

 

Avrai capito in cosa consiste il reale investimento (che abbiamo chiamato investimento zero ma zero non è) quando decidi di comunicarti con una newsletter: il professionista che progetta la strategia.

 

Noi abbiamo voglia di progettare da quando siamo al mondo.

Domande, curiosità, suggerimenti? Dicci la tua!

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